Colombo IgorLamezia Terme, 5 giugno 2019 - Inchiesta "Toghe Sporche", visti gli sviluppi delle ultime ore ed al di la degli esiti che avrà, mette a nudo, qualora ancora ce ne fosse bisogno, un sistema di giustizia ormai corrotto fino ai massimi livelli, un qualcosa che già trenta ed anche quarant'anni fa ,ancora prima di Palamara e della sua corrente, usciva fuori e di cui oggi sembra che nessuno se ne ricordi. 

Magistratura politicizzata, magistratura corrotta, magistratura deviata, il tutto a costituire una cappa che dal dopoguerra in poi, ha soffocato le varie procure italiane, specie da Roma in giù, dove, proprio qui, la stessa Procura è stata da sempre un vero e proprio "Porto delle Nebbie" in cui ad essere privilegiati e compiaciuti sono stati sempre i potenti e gli amici degli amici. Per non parlare delle manovre politiche all'interno dello stesso Csm nella Procura di Palermo, quando dai piani alti delle centrali del potere ,non si volle affidare la guida dell'Ufficio Istruzioni all'allora giudice Giovanni Falcone, preferendo al suo posto ,Antonino Meli, estraendo dal cilindro magico una sconnessa questione di anzianità che conculcava l'esperienza e la competenza del giudice assassinato qualche anno dopo insieme alla sua scorsa nella strage di Capaci.Si potrebbe ancora continuare all'infinito ricordando i casi di Renato Squillante e via dicendo,ma il punto focale rimane su di una questione prioritaria e che fa il pari con tutto il resto e soprattutto con una Costituzione che è una vera e propria farsa e che poggia le proprie fondamenta non sulla democrazia bensì sulla corruzione.Uno Stato debole, corrotto, deviato, non può che produrre in tutti i suoi settori altrettanta qualità imbarazzante che non risparmia niente e nessuno. Ecco perchè quando si parla di rivoluzione quella non deve essere solo auspicata in senso politico, ma in toto, in un intero sistema che andrebbe necessariamente rivoltato come un calzino e cambiato dalle sua fondamenta.

Igor Colombo

Lamezia Terme